Pero si fa, si smaschera qualcosa
Tu puoi essere il sole o la dimenticanza nello stesso giorno
Forse che parlano dopo la nostra partenza
(fanno casino)
Le ore che non importano sono tra la pera
e i formaggi
O qualcosa che si dice anche in idiomi
–
Ti sospendi alle battute
I laghi comme umore o le fuoriuscite
Come le stelle
E la sporcizia
E il resto è solo brillantini e ruggine
–
La bocca come carillon o Pandora
Due diti glissati, uno che segna sotto gli incisivi
I cavalli escono dei libri cartonati
Ho la funicolare sulla cartolina
Le nostre umore sotto bosci e su pilotti
–
Stai masticando il mio cognome
Spero che la lingua delle latenze la parli
E quando sei assente
Che la tua postura ti tira avanti
–
Ancora une fuga nelle onde e tuoi occhi
E le ninfe delle foreste
Il villaggio dei pescatori, – i passi – e le tue arie da principe
Di niente, di ruggine e di lustrini